Nel frattempo, da Ginevra…

…arrivano, una volta tanto, delle buone notizie: non solo la luminosità di LHC ha ripreso a crescere rapidamente (grazie a un paziente lavoro di commissioning durato diverse settimane), ma la stabilità dei fasci che circolano con i nuovi parametri è talmente buona che ci sono concrete speranze di raggiungere e (udite udite) superare gli obiettivi di presa dati che erano stati fissati per quest’anno. Per la cronaca, al momento la luminosità totale integrata di ATLAS (ma per gli altri esperimenti la situazione è analoga) si colloca attorno ai 4 picobarn inversi, il che stando a questa ottima roadmap di Marco Delmastro significa prime misure di sezioni d’urto per i bosoni W e Z e (con un po’ più di dati) prime osservazioni del quark top su suolo europeo!

Lo so che a questo punto state tutti pensando al bosone di Higgs, ma purtroppo per quello ci vuole ancora tanta pazienza. Anzi, mancano esattamente tre ordini di grandezza: dai picobarn inversi occorre passare ai femtobarn inversi, ed è difficile pensare che ci si arrivi prima dello stop di un anno programmato per la fine del 2011. La cosa interessante è che il Tevatron, che stanti i discorsi precedenti rischia di avere una concreta chance nella corsa all’Higgs (nonostante l’energia di lavoro nettamente inferiore), è a sua volta in difficoltà: il congresso degli Stati Uniti infatti non ha ancora deciso se finanziarne o meno l’attività dopo il 2011. Trovo molto curioso questo trend di spegnere tutti gli acceleratori nel 2012: sembra quasi che debba arrivare la fine del mondo.

Update (26/9): stamattina mi sono imbattuto per puro caso in questo vecchio articolo che spiega abbastanza bene cosa potranno scoprire LHC e Tevatron con la quantità di dati che sarà in loro possesso alla fine del 2011 (sostanzialmente: quasi nulla).