Ricevo via e-mail da Almalaurea la segnalazione di questa simpatica intervista a Daniele, «laureato con lode in Fisica nel 1997 con una tesi sperimentale frutto dei suoi tre mesi al Fermilab di Chicago» e finito a fare pubbliche relazioni «di prodotti di sensoristica applicata alle macchine utensili». La cosa interessante è che questa traiettoria occupazionale viene vista come una figata, tanto da meritare un articolo segnalato (immagino) a tutti i laureati in fisica presenti nel database! Apparentemente, per quelli di Almalaurea il mondo ha bisogno di meno ricerca e di più marketing; e io che avrei detto il contrario.
4 commenti
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come diceva un simpatico professore di matematica Bologna: “fino a quando avremo un presidente che preferisce investire in veline piuttosto che in ricerca di base, stiamo freschi!”
Fosse solo colpa sua… è che in italia manca proprio la cultura della ricerca (soprattutto di base). Basta pensare all’entità dei finanziamenti privati (del tutto nulla) e allo status sociale degli scienziati (non se li caga nessuno a meno che non siano personaggi pittoreschi tipo la Hack o Zichichi)(e perdonate l’accostamento…)
E poi non mi sembra che la gente caghi più di tanto nemmeno la Margheritona e Zichiccone. Al limite sono i media che ce li propinano proprio perchè sono folcloristici.
Hanno appena scoperto il primo pianeta extra-solare di tipo terrestre (sembra un gioco di parole…) ma i giornali non hanno messo nulla, almeno a quanto ho potuto vedere. Mentre sul blog di Attivissimo qualche scemo dice che queste ricerche sono soldi buttati…
peraltro lo stesso intervistato afferma:
“Dopo la laurea mi sono accorto però che di opportunità non ce n’erano molte: iniziare una carriera universitaria stabile, non precaria, è difficilissimo, non mi è restata quindi che l’industria privata rinunciando però, almeno inizialmente, alla fisica”…
E’ davvero un’intervista che porta una ventata di allegria in tutti i laureati in fisica in effetti…