La morsa ferrea del secondo principio della termodinamica

Il secondo principio della termodinamica è noto per avere varie possibili formulazioni. Tra gli studenti di Fisica una è particolarmente gettonata, e suona più o meno così: ogni cosa, se lasciata a sé stessa, tende ad andare a ramengo. (La versione originale è più volgare.) Questo blog non fa eccezione, come ho realizzato stamattina.

Dopo un po’ di tempo (facciamo un paio d’anni…) in cui non sono più entrato nella bacheca, né ho provato a visualizzare vecchi articoli, mi sono accorto da alcuni piccoli particolari che la situazione stava leggerissimamente sfuggendo di mano:

  • il plugin che avevo installato per supportare le notifiche dei nuovi post via e-mail (questo, per la cronaca) ha cominciato, di sua iniziativa, a mandare in giro mail chiedendo a gente a caso di iscriversi alle notifiche. Non ho idea di come abbia selezionato i target per questa campagna di spam. Il bello è che qualcuno ha pure accettato, il che è abbastanza grottesco (mi immagino il tizio che abita in una cittadina sperduta del Nebraska a cui arriva una mail — in italiano — che gli chiede di iscriversi alle notifiche di un blog — in italiano — fermo da 4 anni, e clicca allegramente sul link).
  • Appena ho realizzato quello che stava succedendo ho cancellato il database delle sottoscrizioni e incenerito il plugin in questione, che non farà mai più ritorno su queste pagine. Come conseguenza, è diventato impossibile ricevere le notifiche dei nuovi post via email (ma c’è sempre il feed RSS). In tutto ciò sono andati di mezzo come vittime innocenti quei quattro gatti che avevano effettivamente scelto di ricevere le notifiche — se state leggendo queste righe, sono desolato, ma meglio così che spammer…
  • Guardando alcuni vecchi articoli mi sono accorto che un altro plugin che avevo installato per supportare le note a piè di pagina nei post (!) interferiva con il rendering dei blocchi di codice (!!), producendo della spazzatura senza senso: incenerito anche quello (e pazienza per le note a piè di pagina).
  • Altri plugin ancora (tipo quello che avevo installato per la GDPR compliance quando sembrava che senza fare nulla si sarebbe finiti in galera) erano diventati, almeno apparentemente, del tutto inutili (state iniziando anche voi a notare un pattern? Sembra che l’ecosistema dei plugin di wordpress non sia, come dire, il massimo dell’affidabilità)
  • Infine (ma tutto sommato è il meno), c’erano un sacco di cose da aggiornare all’ultima versione — ma quantomeno gli aggiornamenti non hanno rotto niente. O se l’hanno fatto non me ne sono ancora accorto.

La vera domanda a questo punto è: che fare di questo blog? Ci sono alcune bozze di articoli che avevo iniziato tempo fa e che mi piacerebbe completare e pubblicare, e al momento avrei anche il tempo da dedicarci. Come al solito non prometto nulla, ma è possibile che nei prossimi mesi gli aggiornamenti si facciano meno rarefatti che negli ultimi 4 anni. Nel frattempo, take care!